Agenzia nr. 995 – I lavori della V Commissione

 
ANNO XXI
Numero 995
15/05/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della V Commissione

Lavori sulla strada provinciale Andria-Canosa e rotatoria per Montegrosso, stato di attuazione della legge 36/2023 sulla ristrutturazione edilizia e legge regionale 14 sul Sistema idrico integrato i temi affrontati nelle audizioni della Commissione V. L’audizione richiesta sul tema “modifiche riguardanti il Piano Regionale delle Coste”, con l’ascolto dell’assessore al Demanio e Patrimonio e della dirigente regionale della Sezione Demanio e Patrimonio è stata rinviata alla prossima seduta per l’assenza di questi ultimi.

Provinciale Andria-Canosa, accesso a Montegrosso
La controversa questione dell’accesso al Borgo di Montegrosso che rischiava di essere tagliato fuori a causa dei lavori di messa in sicurezza e della strada provinciale 2 Andria-Canosa ha trovato, da parte della Provincia Bat una soluzione. Domani mattina sarà revocato l’ordine di demolizione della rotatoria che conduce a Montegrosso, risalente all’agosto 2023. Lo ha annunciato in V Commissione il presidente della Provincia, affiancato dal dirigente tecnico della viabilità.  “Dopo la scorsa seduta di Commissione abbiamo effettuato vari sopralluoghi e verificato le soluzioni possibili con i collaudatori – ha riferito – la soluzione che meglio contempera le necessità di realizzazione dei lavori di viabilità e sicurezza e i diffusi interessi degli imprenditori  dell’area di Montegrosso è la realizzazione, con una perizia di variante in corso d’opera, di una rotatoria a raso e la classificazione della strada in categoria C fino all’intersezione di Montegrosso, per poi tornare in categoria B”. 
Una soluzione che ha convinto i commissari di maggioranza e di opposizione e l’assessore all’Urbanistica e alle politiche del territorio del Comune di Andria, perché nel passaggio tra la rotatoria provvisoria esistente e quella da realizzare non ci sarà soluzione di continuità, e per la tempistica dell’intervento, che non dovrebbe superare i 180 giorni, con un costo previsto di 800mila euro. 
La Provincia quindi proseguirà da subito secondo la scelta illustrata, nonostante la non completa soddisfazione del Comitato Montegrosso, chiedendo la collaborazione dei cittadini per fornire un allaccio elettrico necessario ad illuminare la rotatoria, e alle forze dell’ordine per contribuire a mantenere in sicurezza la strada. 

Legge sulla ristrutturazione edilizia: stato di attuazione
Sullo stato di attuazione della legge regionale 36 del 2023, definita anche “nuovo piano casa” sono stati ascoltati oggi i rappresentanti degli uffici regionali e quelli dell’Anci. L’audizione è stata richiesta per capire se, considerato l’esiguo numero di recepimenti da parte dei comuni pugliesi, ci siano problemi tecnici nell’adozione dei provvedimenti comunali per l’attuazione della norma che riporta in capo alle amministrazioni comunali, tramite delibera di consiglio, la pianificazione degli ambiti di realizzazione degli interventi di ristrutturazione edilizia, demolizione, ricostruzione e applicazione degli incentivi volumetrici o di eventuali delocalizzazioni.  
La presidente dell’Anci Fiorenza Pascazio ha manifestato l’assoluta fisiologia dei ritardi di recepimento e di adozione dei prevedimenti, anche alla luce della recentissima approvazione del nuovo regolamento Vas (del 22 aprile) che modifica le condizioni di esclusione dalla valutazione ambientale strategica previste nell’art. 7 del Regolamento regionale in relazione al settore della pianificazione territoriale o della destinazione d’uso dei suoli, per i quali sia attribuito ai Comuni il ruolo di autorità procedente.  
Se l’approvazione della modifica del regolamento contribuisce a sciogliere le resistenze di molti uffici comunali permangono altre criticità. In particolare, è stato evidenziato da Giuseppe Giannone,  responsabile Anci delegato all’Urbanistica, problemi interpretativi della legge, definita a maglie molto ampie, che mettono in difficoltà le amministrazioni comunali e rispetto alle quali l’Anci ha chiesto che la Regione promuova degli strumenti di ausilio nella forma di circolari o di linee guida. La proposta è stata bocciata drasticamente dai consiglieri promotori della legge, ritenendo sufficiente il sistema già in uso del sito dedicato con le faq e l form per la richiesta di chiarimento. 

Legge regionale 14/2024 sulla gestione unitaria ed efficiente delle funzioni afferenti al Servizio idrico integrato: stato di attuazione.
L’audizione sullo stato di attuazione della legge 14 del 28 marzo 2024 ha inevitabilmente incrociato le difficoltà palesate da parte del Governo centrale, in particolare il ministero della Giustizia e quello degli Affari europei. Ferma restando , dunque, la questione della possibile impugnativa davanti alla Corte costituzionale, l’audizione di Anci e Aqp è servita a chiarire come mai i Comuni non si siano attivati per realizzare le previsioni di legge, in particolare la costituzione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge ( del 28 marzo), la società per azioni  a totale partecipazione pubblica, in seguito alla quale la Regione dovrebbe avviare il trasferimento del 20 per cento delle azioni di Acquedotto Pugliese s.p.a. in favore dei comuni aderenti, in proporzione alla consistenza delle infrastrutture destinate alla gestione del SII.
I rappresentanti dell’Anci, la presidente Florenza Pascazio e il delegato all’Urbanistica Giuseppe Giannone hanno evidenziato innanzitutto il problema che, avendo avuto interlocuzioni e fatto approfondimenti su una proposta di legge poi modificata, hanno dovuto riesaminare i vari aspetti, connessi essenzialmente alla costituzione della società veicolo e alla compatibilità della legge con l’arto 5 del testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (d.lgsl. 175/2016), ossia se il percorso disegnato dalla legge sia esente dall’obbligo di motivazione analitica. Per questo l’Anci ha già chiesto in merito un parere alla Corte dei Conti. 
L’Anci ha anche palesato un bisogno di approfondimento e divulgazione dei contenuti della legge, e in tale ottica ha convocato un’assemblea di tutti i comuni per il 22 maggio, alla quale dovrebbero partecipare anche Regione, Autorità idrica pugliese e Aqp. Si sono naturalmente aggiunte le perplessità determinate dalle contestazioni da parte dei ministeri e la possibile impugnativa per incostituzionalità.
Su questo punto il dirigente della Segreteria generale della Presidenza, Roberto Venneri, che ieri ha avuto una prima interlocuzione con i dipartimenti del Governo centrale in merito alle constate violazioni di norme nazionali ed  eurounitarie, ha comunicato di aver inviato in mattinata una proposta di testo modificato sul quale ora si attende un riscontro.
Intanto Aqp si è attivato per realizzare le previsioni di legge e svolgere le attività propedeutiche al passaggio di quote. “Stiamo procedendo all’annullamento dei due certificati azionari che fanno capo alla regione Puglia e alla remissione di 258 certificati di cui uno relativo all’80 per cento delle quote che rimarrà alla Regione Puglia e il restante 20 per cento che andrà distribuito ai comuni dell’ambito unico”, ha riferito Monica Boezio responsabile Corporate Affairs di Aqp. 
 

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