RICERCA – LA SALUTE PUBBLICA E IL RUOLO DEI SOCIAL MEDIA


LA SALUTE PUBBLICA E IL RUOLO DEI SOCIAL MEDIA:

INCREMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA E PROMUOVERE UN USO CONSAPEVOLE

Team di ricerca dell’Università di Padova ha condotto uno studio sul ruolo dei Social nell’ambito della dermatologia

 

L’uso diffuso dei social media – che hanno sempre più un ruolo orientativo per molti utenti della rete – presenta un'opportunità unica per le iniziative di salute pubblica, in particolare nel campo della dermatologia.

Un gruppo di specializzandi e ricercatori della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell'Università di Padova, diretta dalla prof.ssa Anna Belloni Fortina, del Dipartimento di Salute della Donna e del Bambino, hanno condotto uno studio che ha indagato, tramite Google Form, come le piattaforme social possano efficacemente diffondere informazioni dermatologiche, incrementando la consapevolezza pubblica e incoraggiando comportamenti preventivi. 

«Il sondaggio è stato condotto via web utilizzando un modulo online di 13 domande tramite Google Forms in lingua italiana con un mix di domande a scelta multipla e domande aperte. Da febbraio 2023 a marzo 2023 i partecipanti sono stati reclutati dalla popolazione generale attraverso gruppi di social media dedicati alla dermatologia via Instagram, Facebook, WhatsApp – spiega Fortunato Cassalia, specializzando e primo autore della ricerca -. Dopo aver completato il sondaggio, ai partecipanti è stato chiesto di invitare i conoscenti a partecipare allo studio. La partecipazione all'indagine era volontaria e anonima.»

Il campione di studio ha compreso 852 partecipanti (dai 19 ai 64 anni) con una età media di circa 27 anni, e per gran parte di sesso femminile (ben il 79,34%). La maggior parte dei partecipanti (98,71%) risiedeva in Italia, equamente distribuita tra le regioni del Nord e del Sud; di questi, circa un terzo affetto da problemi dermatologici. Dei partecipanti, il 92,84% ha ritenuto utile la diffusione di contenuti dermatologici relativi alla salute a scopo preventivo attraverso i social media. Tra i partecipanti, il 13,38% ha dichiarato di essersi sottoposto a una visita dermatologica dopo essere stato esposto a contenuti di prevenzione dermatologica sui social media; tra questo sottogruppo, 25 soggetti hanno dichiarato di aver ricevuto una diagnosi di patologia dermatologica; in particolare, 2 di questi hanno specificato di aver ricevuto una diagnosi di cancro della pelle. Inoltre, il 13,73% dei soggetti ha dichiarato di volersi sottoporre a una visita dermatologica dopo essere stato esposto a contenuti di prevenzione sulle piattaforme sociali.

«Il nostro lavoro evidenzia come i social media si siano dimostrati strumenti di comunicazione efficaci per aumentare la consapevolezza pubblica sui problemi dermatologici – dice la prof.ssa Anna Belloni Fortina, promotrice e supervisor del progetto di ricerca -. Un'elevata percentuale di partecipanti ha dichiarato di considerare utili i contenuti sanitari per scopi preventivi diffusi tramite social media, con molti che hanno deciso di sottoporsi a una visita dermatologica dopo essere stati esposti a tali contenuti. Dai nostri dati si conferma l'importanza dell'uso consapevole e informato dei social media per promuovere la salute, evidenziando il potenziale di queste piattaforme per educare il pubblico sull'importanza della prevenzione. Si tratta di un lavoro pilota con dei limiti, naturalmente, ma attualmente rappresenta il primo ed unico articolo scientifico pubblicato su rivista indicizzata che tratta questo tema così importante. Un tema sempre più attuale, al punto che gran parte delle società scientifiche mondiali hanno fatto il loro ingresso sui vari canali social attraverso la creazione di un proprio profilo ufficiale (es NEJM, JAAD, BJD, JAMA)».

 

La piattaforma più utilizzata è risultata essere Instagram, utilizzata da 664 utenti del campione esaminato, seguita da Facebook con 84, TikTok con 46 e altri. In particolare, Instagram appare come il più ricco di contenuti relativi alla prevenzione delle malattie della pelle.

 

Lo studio Use of Social Media by the Public Regarding Skin Health: Effects on Dermatological Awareness and Preventive Behaviours, pubblicato su «ActaDV» è stato sviluppato dal Dott. Cassalia Fortunato (autore principale) e dal gruppo di ricerca costituito dallaDott.ssa Francesca Caroppo, ricercatrice dell'Università di Padova, dai medici specializzandi in dermatologia dell'Università di Padova il Dott. Ciolfi Christian, Dott. Scolaro Filippo e la Dott.ssa Lunardon Anna e il Dott. Andrea Danese specializzando in dermatologia dell'Università di Verona.

 

«Questo è il primo tassello di un filone di ricerca che il nostro gruppo sta portando avanti a livello nazionale con diverse iniziative – spiega il dott. Cassalia -. In particolare vogliamo sottolineare come i Social Media siano uno strumento potentissimo, da utilizzare per fare del bene (in questo caso promuovere prevenzione) a basso costo e su larga scala, naturalmente se utilizzati con cognizione e serietà, soprattutto da parte dei professionisti, perché quello che viene divulgato è in grado di influenzare le persone. Inoltre, è importante sottolineare che i social media necessitano di regolamentazione quando si tratta di trasmettere temi di carattere sanitario.»

 

Autori:

Cassalia, F., Ciolfi, C., Scolaro, F., Danese, A., Lunardon, A., Caroppo, F., & Belloni Fortina, A. (2023). 

Use of Social Media by the Public Regarding Skin Health: Effects on Dermatological Awareness and Preventive Behaviours. Acta dermato-venereologica103, adv15341. https://doi.org/10.2340/actadv.v103.15341

 

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