Volevo esserci e dovevo esserci. Per poter essere libera.

Aggiungi info@associazionelucacoscioni.it alla tua rubrica
Versione web

Logo ALC

Laura Santi

La scorsa settimana sono stata in Corte costituzionale. Ricordo il caldo estremo e tutta la fatica del viaggio

 

Quella mattina mio marito Stefano e l’assistente hanno impiegato tre ore a lavarmi, vestirmi e manovrarmi. Quando gli ho chiesto di accompagnarmi da Perugia a Roma sapevo perfettamente quello che mi aspettava. Ma volevo esserci e dovevo esserci. Per me, per la mia malattia e la mia esigenza di libertà. 

 

Sono Laura Santi, ho 49 anni, ho la sclerosi multipla e voglio essere libera di scegliere, fino alla fine.

 

Il 19 giugno scorso sono entrata in Corte costituzionale per ascoltare ciò che avevano da dire i suoi 15 Giudici che la compongono. Avrebbero dovuto decidere se i requisiti introdotti con la sentenza 242/2019 Cappato-Dj Fabo potranno permettere anche alle persone che non sono dipendenti da trattamenti di sostegno vitali di accedere all’aiuto alla morte volontaria.

 

Ho visto una squadra compatta e serrata di giuristi rigorosi e determinati davanti a me e per me. L’Associazione Luca Coscioni ha impiegato tutta l’energia, la competenza e la capacità strategica di cui disponeva. È stato emozionante.

 

Quando il presidente ha letto l’elenco delle associazioni pro life contro il suicidio assistito, mi sono messa a piangere come una bambina. Perché esistono questi soggetti nel nostro Paese che si accaniscono contro le persone gravemente malate? Perché la presidenza del Consiglio trova pure il tempo di costituirsi parte civile (cosa che peraltro, riflettendo a sangue freddo, è un segno di debolezza)? 

 

E in quel momento di fragilità un uomo, Marco Cappato, che rischia di farsi fino a 12 anni di carcere, che sarebbe lui il primo a dover avere paura in quel contesto, si è chinato verso di me ed è stato tutto il tempo a parlarmi e rassicurarmi.

Ad oggi, la Corte non si è ancora espressa. Stiamo aspettando la sentenza che arriverà a breve. Se dovesse andare male, Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese rischiano 12 anni di carcere per aver disobbedito alla legge italiana e aver accompagnato in Svizzera Massimiliano, una persona affetta dalla mia stessa malattia. Si può davvero finire in carcere per aver ascoltato e dato seguito al grido di aiuto di una persona sofferente? 

 

Il suicidio assistito in Svizzera è legale, anche se il tuo corpo non viene tenuto in vita grazie ai “sostegni vitali”. Ma sono le macchine che devono per forza farti continuare, anche contro la tua volontà?

 

Non sono forse l’ossigeno, la morfina per lenire il dolore, le terapie insopportabili, le diagnosi irreversibili, la dipendenza dai medicinali, la dipendenza totale e h24 dalle mani di persone che ogni giorno ti vedono soffrire di più? Se non ci fosse qualcuno accanto a me, io morirei di stenti. Non sono forse sostegni vitali questi?

 

Vivo dentro un corpo che si sta lentamente e inesorabilmente immobilizzando. Una routine quotidiana che mi spegne. I dolori aumentano giorno dopo giorno ed è per questo che non sono rimasta ad ascoltare l’udienza completa. A metà sono andata via, non resistevo più.

 

Easy News, quello che chiedo io, e che hanno chiesto persone come Dj Fabo, Piergiorgio Welby, Massimiliano e tutti gli altri malati che hanno reso pubbliche le loro storie, come ho fatto anche io, è solo un finale che sia dignitoso per me

 

Una scelta diversa e umana. Mi batto e continuerò a battermi per un sì. Un sì per essere liberi di scegliere, un giorno, quando e se lo vorrò.

 

Attenderò le parole della Corte, con speranza e voglia di essere libera. Qui, in Italia, il mio Paese. Con le persone che amo e che mi sono sempre state accanto, anche in questa battaglia

 

Un saluto e un abbraccio.

Laura Santi

Consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni

TUTTI I MODI PER SOSTENERE L’ ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

 

ONLINE CON CARTA DI CREDITO, PAYPAL, SATISPAY, GOOGLE PAY O APPLE PAY o chiamando il numero 06.64010848

 

HAI UN CONTO PAYPAL?

Usa questo link https://www.paypal.me/AssociazioneCoscioni/

scegli l’importo ed effettua il login sul tuo conto in pochi secondi potrai fare la tua donazione

CON BONIFICO BANCARIO

intestato a Associazione Luca Coscioni

IBAN: IT79E0832703221000000002549

Indica nella causale: “DONAZIONE EUTANASIA LEGALE”

CON CONTO CORRENTE POSTALE
n. 41025677 intestato a Associazione Luca Coscioni

Via di San Basilio 64 – 00187 Roma

Indica nella causale: “DONAZIONE EUTANASIA LEGALE”

Scarica il pdf del bollettino

 

Ricevi questa email all’indirizzo agency@easynewsweb.com perché hai dato il consenso a ricevere le nostre comunicazioni.
Puoi annullare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando sul collegamento disiscrizione.

Disiscrizione
ARTICOLI RECENTI
Video