Comunicato stampa – Fondazione Orchestra sinfonica siciliana. Il Libersind Confsal in agitazione dopo gli ultimi atti di conciliazione non concordati

Comunicato stampa
 
LIBERSIND CONFSAL – TEATRO POLITEAMA
Il sindacato chiede accesso agli atti delle ultime due delibere commissariali ed entra in stato di agitazione
      
«Mentre i sindacati pressano per accelerare sulla dotazione organica, con una legge in scadenza al 31 dicembre 2024, in via Turati l’interesse prioritario sembra circoscritto solo ad interventi mirati». Iniziano così le dure parole del Segretario provinciale Monica Piazza e del Segretario Aziendale del Libersind Confsal Tommaso Giambanco, in relazione alle due delibere commissariali relative a due conciliazioni volute dalla nuova commissaria della Foss, la Fondazione orchestra sinfonica siciliana del teatro Politeama di Palermo, Margherita Rizza.
 «Due posizioni transatte – continuano da Libersind – che permetterebbero ad altrettanti operatori inquadrati al quarto livello del contratto nazionale di categoria di acquisire il ruolo di funzionario categoria b, con avanzamento di ben 5 livelli, e una somma pari a 60 mila euro ciascuno, a titolo risarcitorio. Il Sindacato ha già formulato e depositato istanza di accesso agli atti, proprio per accertare i criteri di tali determine».
 E ancora Piazza e Giambanco: «La Foss è vittima di un’instabilità manageriale annosa e non si intravede un progetto a lungo termine. Eravamo fiduciosi che la celerità della nomina del commissario da parte del governatore Renato Schifani potesse imprimere una svolta: sul tavolo ci sono la nuova dotazione organica, le cui procedure hanno una scadenza al 31 dicembre 2024, per la stabilizzazione del precariato, l’accordo sul welfare per dare sostegno al reddito dei lavoratori da 20 anni senza adeguamento salariale, le ultime transazioni deliberate dalla precedente governance, con risorse limitate a salvaguardia della sostenibilità economica-finanziaria, il rinnovo  del contratto di secondo livello. Il Libersind Confsal, insieme agli altri sindacati, ricevuti in Quinta Commissione cultura alla Regione siciliana, aveva già lamentato l’improrogabilità di una governance stabile e solida, con comprovata esperienza pluriennale nei teatri e nelle fondazioni, per ridare lustro a questa istituzione. I lavoratori sono stanchi di continui avvicendamenti ed emergenze che rinviano pro futuro le soluzioni delle problematiche in essere».
 «Non possiamo più – concludono da Libersind – attendere oltre. Questa ultima vicenda va chiarita, poiché la Foss è sotto amministrazione trasparente e non si possono trattare situazioni analoghe in maniera differente. Il nostro sindacato vuole accertare se vi è stata violazione del principio di non discriminazione. In effetti sarebbe bastato attendere i nuovi inquadramenti della dotazione organica per indire selezioni interne, con requisiti, ruoli e mansioni trasparenti per sanare eventuali criticità. Chiediamo un incontro urgente, poiché non vi è stata alcuna condivisione sindacale su queste due posizioni, contrariamente a quanto accaduto per tutti i lavoratori che hanno sottoscritto delle conciliazioni, con avanzamento dei livelli. In attesa, proclamiamo lo stato d’agitazione e stiamo già valutando un esposto alla Corte dei conti, onde scongiurare un danno erariale. Ci aspettiamo una convocazione lampo».
 
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