Agenzia nr. 1267 – I lavori della III Commissione

 
ANNO XXI
Numero 1267
10/07/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della III Commissione

La III Commissione, presieduta da Mauro Vizzino, è tornata ad affrontare il tema della carenza di organico del 118 di Taranto, con riguardo in particolare alle 39 unità di autisti soccorritori ancora da internalizzare. L’argomento è stato posto all’attenzione della Commissione dall’audizione richiesta da consigliere Antonio Paolo Scalera (La Puglia domani) e dal consigliere Massimiliano Di Cuia (FI). 
La mancanza di queste unità, hanno evidenziato i consiglieri, rende particolarmente difficile affrontare il periodo estivo, per l’inevitabile sovrapposizione tra maggiori necessità (incremento della popolazione temporanea per le vacanze e i rientri) e maggiori assenze del personale in servizio per ferie e permessi. 
Il direttore del 118 di Taranto, Mario Balzanelli, ha descritto la “gravità estrema” della situazione del 118, per il quale sarebbero previsti 85 medici ma ce ne sono 16. Mancano poi 30 infermieri e i 39 autisti soccorritori. Per questi il dipartimento e la Asl hanno sollecitato più volte, l’ultima a giungo scorso, la conclusione dell’internalizzazione con le assunzioni mancanti, necessarie a coprire l’organico di 384 unità, con l’emanazione del bando.
Il bando sarebbe alle battute finali, ha assicurato il direttore generale di Sanitaservice, Giuseppe Pulito, che annunciato la possibile pubblicazione per la prossima settimana, nel rispetto dei criteri richiesti sia dal consigliere Scalera sia dal direttore del 118, per ciò che attiene ai requisiti aggiunti in tema di esperienza, competenza e attività svolta sul territorio, valorizzando  – nei fatti – coloro che per anni anno lavorato per il 118 della Asl Ta, anche in periodo Covid, e che sarebbero in grado di assicurare sin da subito efficienza del servizio.
I consiglieri tarantini sono anche stati rassicurati dal direttore Balzanelli sull’incremento delle postazioni mobili: quest’anno quelle aggiuntive saranno quattro, una in più rispetto agli scorsi anni. 

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All’ordine del giorno della Commissione anche l’audizione richiesta dai sindacati Cisl-Fp, Cgil-Fp, e Uil-Fpl in merito al contratto di lavoro adottato per i dipendenti delle strutture di riabilitazione dell’associazione La Nostra Famiglia. I sindacati chiedono che ai lavoratori si torni ad applicare il contratto nazionale di lavoro Aris-Aiop più favorevole di quello delle Rsa attualmente applicato. In gioco ci sono livelli retributivi e ore di lavoro (due ore di differenza alla settimana in più), ma anche, spiegano “il riconoscimento delle professionalità utilizzate, della loro grande esperienza e dell’eccellenza delle prestazioni offerte”. Richieste non giustificate, secondo il legale rappresentate dell’associazione Giorgio Albè, che ha opposto la firma, a livello nazionale, di quel contratto da parte delle maggiori organizzazioni sindacali. Ù
Per il dipartimento della salute la dirigente Elena Memeo ha spiegato che la Regione, con propria delibera, ha indicato l’applicazione del contratto Aiop come requisito ulteriore per l’accreditamento, ma che questa delibera è già oggetto di un contenzioso davanti al giudice amministrativo. Tuttavia a breve la Giunta regionale dovrebbe recepire le cosiddette “preintese” di gennaio scorso. Da allora decorrerebbero 18 mesi per l’adeguamento delle strutture. L’associazione comunque aspetta la pronuncia, su ricorsi sul tema presentati in altri contesti nazionali, della Cassazione.

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Del presidio territoriale di assistenza di Nardò si è trattato nell’audizione richiesta da Paolo Pagliaro (la Puglia domani) a seguito dell’ispezione lì effettuata nel luglio del 2023. 
Nonostnate ile molte criticità risocntrate a luglio scorso il presidio attualmente sembra essere migliorato e in grado di rispondere in modo soddisfacente alle esigenze del territorio.  Il direttore generale della Asl Lecce, Stefano Rossi, e il direttore del presidioOronzo Borgia hanno descritto una realtà che nel 2024 ha incrementato le prestazioni del 22 per cento, nonostante la cronica carenza id medici. 
Sui punti specifici individuati da Pagliaro solo in due casi c’è stata un necessario passo indietro: per l’allergologia pediatrica (concentrata nell’ospedale Vito Fazzi) e per l’Oncologia, che “sempre meno può essere puntiforme”, pena la qualità delle prestazioni. 
Confermata inoltre la non riattivazione della Pma chiusa nel 2019, anche questa concentrata al Vito Fazzi, con un imminente qualificazione di terzo livello.
Superate invece le criticità per senologia, oculistica e cardiologia.

Avviato l’incremento dei cinque posti letto dell’Ospedale di Comunità (per farli passare da 15 a 20), in fase di assunzione un nuovo farmcista. Per la radiologia a breve arriverà una tac proveniente dal Vito Fazzi. Per la pneumologia nel 2026 è prevista la dotazione della cabina letismografica. 

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La Commissione ha espresso  infine parere favorevole, a maggioranza, sulla Deliberazione della Giunta regionale contenente il Documento di economia e finanzia regionale – DEFR 2025-2027.