Blackout del sistema di sicurezza CrowdStrike: il commento di Acronis

Gentile giornalista,

qui di seguito il commento di Acronis circa il recente blackout del sistema di sicurezza CrowdStrike.
Per approfondimenti o domande ulteriori, il CISO di Acronis è a disposizione.
In allegato anche una foto di Kevin Reed.
Grazie per l’attenzione
Lidia
Kevin Reed, Chief Information Security Officer, Acronis 
“Il recente blackout del sistema di sicurezza CrowdStrike sembra derivare da un bug nell’agente del software EDR, che purtroppo non è stato testato a fondo. Ciò ha causato un’interruzione diffusa, poiché molte installazioni sono state colpite a livello globale. L’aggiornamento difettoso richiede un intervento manuale per essere risolto, in particolare riavviando i sistemi in “modalità sicura” ed eliminando il file del driver interessato. Questo processo è macchinoso e lascia i sistemi vulnerabili nel frattempo, aprendo potenzialmente un margine ad attacchi opportunistici. 
Questo incidente evidenzia l’importanza di test rigorosi e di aggiornamenti scaglionati per gli agenti del software EDR. Normalmente, i test vengono eseguiti a ogni rilascio e possono richiedere da giorni a settimane, a seconda dell’entità dell’aggiornamento o delle modifiche.
Questo problema ci ricorda quanto sia fragile l’infrastruttura IT e perché la cybersecurity dovrebbe essere integrata in modo nativo con il backup. Una soluzione integrata è l’unico modo per fornire una protezione completa che consenta un rapido rollback allo stato operativo.
Per ciò che concerne i clienti Acronis, quelli con backup recenti possono ripristinare i loro sistemi in un quadro stabile, riducendo al minimo i tempi di inattività e l’esposizione. Per il futuro, raccomandiamo a tutte le aziende di assicurarsi soluzioni di backup solide e di sostenere protocolli di test migliori da parte dei fornitori di sicurezza”.

Lidia Pregnolato
Account Director

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Via Pietro Colletta, 14
20135 Milano
Italia


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