Approvata a maggioranza, con l’astensione della minoranza di cdx , in V Commissione- oggi coordinata dal v. presidente Mennea- la PdL di “Modifica alla Legge regionale 9 ottobre 2008, n. 25”, a firma del consigliere Paolicelli e relativa alle “Norme in materia di autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio di linee e impianti elettrici con tensione non superiore a 150mila volt”.
Modifiche dovute all’entrata in vigore nel dicembre 2022 del Decreto n. 304, contenente le “Linee guida nazionali per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi riguardanti la costruzione e l’esercizio delle infrastrutture appartenenti alla rete di distribuzione”.
All’art. 7, co. 1, il Decreto, muovendosi nell’ambito delle materie concorrenti, prevede che le Regioni qualora necessario, adeguino le rispettive discipline entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore linee guida e che, decorso inutilmente il predetto termine, le Linee guida si applicano ai nuovi procedimenti.
Il Decreto stabilisce inoltre, al secondo comma dell’art. 7, che “Resta ferma la validità ed efficacia di eventuali disposizioni più favorevoli contenute nelle leggi regionali e provinciali che disciplinano l’autorizzazione alla costruzione ed esercizio di reti ed impianti di distribuzione anche tramite attività libera, limitatamente agli interventi assentibili mediante DIL ( Dichiarazione Inizio Lavori, ndr) o autocertificazione come previsti dalle presenti linee guida.”
Infine, con una norma transitoria, si rimette alla facoltà del gestore la riproposizione delle istanze pendenti in coerenza con la nuova disciplina prevista dal Decreto ministeriale.
Pur riconoscendo alla normativa regionale del 2008 di aver avuto carattere antesignano delle successive Linee Guida, e quindi di essere in piena armonia con le stesse, la PdL del consigliere Paolicelli proporrà ora all’Aula, una “ valutazione comparativa” utile a meglio specificarne alcuni punti superando così i conflitti tre le due normative e determinando, in alcuni casi, il blocco amministrativo delle istanze presso gli Uffici regionali, anche a seguito della possibile non univoca valutazione dell’espressione “ disposizioni più favorevoli” contenuta nel Decreto .
La Commissione ha esaminato in sede referente la Proposta di Legge, in base all’art.12 del Regolamento consiliare. Propedeutico, prima dell’esame da parte dell’organismo di studio,è stato l’ascolto dei referenti tecnici dei Dipartimenti Ambiente e Sviluppo Economico. Da registrare che all’inizio dei lavori la neo consigliera Tonia Spina (FdI) ha chiesto di poter esaminare il testo della PdL, rinviandone l’esame alla prossima riunione della Commissione. Richiesta non condivisa dal proponente a causa dei tempi ormai strettissimi ma che ha comunque assicurato il suo appoggio ad eventuali emendandamenti che dovessero essere presentati direttamente in Aula.
La Commissione è quindi passata all’ audizione richiesta dai consiglieri Tutolo e Di Bari sul tema “distribuzione dei treni turistici in Puglia” e “esclusione della provincia BAT dal servizio del treno notturno di FS”, con l’ascolto dei rappresentanti FS Treni Turistici Italiani e dell’Assessore Ciliento.
I Dirigenti di Fs hanno sottolineato in premessa che i Treni Turistici rappresentano ad oggi solo una nuova ipotesi in fase di monitoraggio, una sorta di esperimento che vedrà coinvolti, tra luglio ed agosto soltanto 4 treni. L’impossibilità dunque, di attivare nuove fermate ai tragitti che al momento non coinvolgono i territori della provincia di Foggia e della Bat, non significa però che, se i “treni-esperimento” dovessero registrate l’interesse dei cittadini, allora sarebbe possibile realizzare, una modalità di turismo diverso: non muoversi verso qualcosa, ma muoversi semplicemente per farlo. Sulla farsa riga del vecchio Oriente Espress, in cui l’esperienza del viaggio era il viaggio stesso, non la mèta. L’obiettivo dovrebbe essere quello di una cena ed una notte in un Hotel a tre stelle tutto su rotaie, per un costo tra i 130 ed i 140 euro, naturalmente verso un punto d’arrivo che potrebbe essere di interesse culturale, religioso, etc. Non ora,. Dunque, ma domani chissà.