Agenzia nr. 1330 – I lavori della VI Commissione 

 
ANNO XXI
Numero 1330
17/07/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della VI Commissione 

Approvato all’unanimità, dalla VI Commissione presieduta da Lucia Parchitelli, il disegno di legge di modifiche alla legge regionale 17 del 2023 “Riconoscimento delle Isole Tremiti come luogo di libertà, integrazione europea, memoria, cultura, incanto e leggenda”. 
Con questa legge la Regione Puglia ha inteso riconoscere l’arcipelago delle Isole Tremiti, uniche isole italiane adriatiche abitate e con autonomia comunale, come luogo di libertà, integrazione europea, memoria, cultura, incanto e leggenda, con l’obiettivo di migliorare tutti gli indicatori di attrazione e qualità della vita, attraverso interventi finanziari continuativi e puntuali. Nello specifico, prevede, per il raggiungimento delle finalità e obiettivi della stessa, che tra gli ambiti di intervento ci siano eventi internazionali di studio, informazione e divulgazione sul tema dell’energia come strumento di prosperità, sicurezza ambientale e pace ed inoltre prevede che, per il raggiungimento dell’obiettivo indicato si possano organizzare delle Summer School.
Presente ai lavori il direttore del Dipartimento formazione e lavoro Silvia Pellegrini che insieme alla dirigente della Sezione istruzione Raffaella Lamacchia, ha spiegato che si è proceduto alla modifica di alcuni articoli per semplificare l’attuazione dell’obiettivo della realizzazione di Summer school, prevedendo sia lo snellimento delle procedure di reclutamento dei destinatari che l’alleggerimento della composizione del Comitato scientifico-organizzativo. Infatti, la legge individua un target preciso di destinatari a cui riservare la partecipazione alle Summer school, così indicati: 257 giovani pugliesi, uno per comune, 20 giovani italiani e 23 giovani appartenenti ai Paesi europei. Tale rigida parametrizzazione però rischia di rendere l’iniziativa proposta di non facile attuazione. Per tale ragione si propone di allargare il criterio (abrogando di conseguenza l’intero comma di riferimento), rivolgendosi più genericamente a giovani pugliesi ed anche a giovani italiani ed europei, sempre di età compresa tra i 18 e i 30 anni.  Inoltre, la legge prevede che il Comitato scientifico-organizzativo sia composto da sette componenti, di cui il presidente ed un componente nominati dalla Regione Puglia e i restanti componenti provenienti dal Comune di Isole Tremiti, dalle Università pugliesi di Bari, Lecce, Foggia e Taranto. Premesso che non esiste a Taranto un Ateneo autonomo, ma una sede dell’Università degli Studi di Bari, al fine di semplificare le procedure amministrative per la composizione del Comitato scientifico-organizzativo, si è proceduto di ridurre il numero da sette a quattro componenti prevedendo, in sostituzione di un componente per ciascuna delle Università pugliesi delle città di Bari, Lecce, Foggia e Taranto, un componente nominato dal presidente pro-tempore del CURC in rappresentanza delle Università pugliesi. 
Nel corso dei lavori è intervenuto il consigliere Fabiano Amati, proponente della legge regionale vigente, evidenziando che il Consiglio regionale approvò la norma a favore dell’unica isola pugliese con riferimento alla gestione dei servizi e per stabilire un legame con Ventotene e richiamarsi alla centralità del Manifesto europeo “Per un’Europa libera e unita”, scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi e divulgato da Eugenio Colorni, proprio per riunire nel nome dell’ideale europeo due realtà insulari del mare Adriatico e del mare Tirreno. Dunque, per potere mantenere il rapporto con Ventotene e lo spirito originario della legge, Amati ha impegnato il Dipartimento a predisporre degli emendamenti affinchè del Comitato scientifico facciano parte un rappresentante del Comune di Ventotene e del Movimento Federalista Europeo.  

 

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I lavori sono stati interessati anche dall’audizione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Pietro Rossi, in merito alla Raccomandazione della Commissione Europea sullo sviluppo e il rafforzamento dei sistemi integrati di protezione dei minori nell’interesse superiore del minore, al fine di fornire alla Commissione il suo contributo, che insieme a quello già fornito nella seduta precedente dai principali stakeholders, sarà utilizzato per la formulazione della risoluzione che il Consiglio regionale dovrà approvare, per essere trasmessa successivamente alla Commissione europea. 
Il Garante Rossi ha segnalato l’aggravamento della situazione a carico dei minori nell’ambito del sistema penale minorile, invocando un maggiore controllo extranazionale sul sistema nazionale, per evitare soluzioni carcerocentriche.

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