da Pictet WM – Preview FED: Less is more

Buongiorno,

 

inviamo di seguito il commento “Preview FED: Less is more”, a cura di Xiao Cui, Senior Economist di Pictet Wealth Management.

Restiamo a disposizione.

 

Un caro saluto,

Lucrezia Pisani

+39 3476732479

 

 

Preview FED: Less is more

Riteniamo che mercoledì la Fed lascerà i tassi invariati, ma prenderà atto degli ulteriori progressi fatti sul fronte dell’inflazione e accennerà a un taglio dei tassi a settembre (attraverso una dichiarazione o un comunicato, non c’è SEP – Summary of Economic Projections). Gli ultimi dati sulla (dis)inflazione, la contrazione del mercato del lavoro e l’approccio di gestione del rischio con il tentativo di favorire il soft landing, sono tutti elementi che suggeriscono un inizio del ciclo di allentamento a settembre. Tuttavia, è poco probabile che Powell indichi con decisione un taglio a settembre, dato che: 1) i mercati hanno previsto un taglio di poco più di 25 punti base per la riunione di settembre; 2) Powell può usare Jackson Hole a fine agosto per mandare un segnale più chiaro; 3) l’approccio “riunione per riunione” implica la dipendenza dai dati.

 

Al momento ci aspettiamo due tagli dei tassi di 25 punti base, rispettivamente a settembre e a dicembre. I mercati ne prevedono di più, circa tre per quest’anno. Concordiamo con la direzione del rischio, dato il rallentamento dell’inflazione e soprattutto la contrazione del mercato del lavoro. Tuttavia, fino a quando non vedremo un maggiore deterioramento della domanda di lavoro e un aumento dei licenziamenti (e non una semplice normalizzazione), continueremo ad aspettarci il mantenimento di un ritmo trimestrale dei tagli. Da ultimo l’uragano Beryl, che si è abbattuto sul Texas e ha originato il recente aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione, rappresenta un rischio negativo per i dati dei salari attesi per questa settimana.

 

 

ENGLISH VERSION

July FOMC preview – Less is more

We expect the Fed to leave rates unchanged this Wednesday but to note further progress on inflation and hint at a September rate cut (through statement or pressor, there’s no SEP). The latest (dis)inflation prints, a cooling labor market, and a risk-management approach with a desire for a soft landing all argue for a start to the easing cycle in September. However, there’s little upside for Powell to strongly signal a Sept cut given 1) markets have priced in a little more than 25bps by the Sept meeting 2) Powell can use Jackson Hole in late Aug to send a message and 3) ”meeting-by-meeting” approach means data dependency.

 

We expect two 25bps rate cuts, in Sept and Dec. Markets are pricing closer to three cuts this year. We agree with the direction of risk given the slowdown in inflation and especially the cooling in the labor market. But until we see more deterioration in labor demand and a rise in layoffs (not merely normalization), we would still expect a quarterly pace of cuts. There is some downside risk to payrolls this week from Hurricane Beryl, which hit Texas and was behind some of the recent rise in jobless claims.

 

 

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