da Columbia Threadneedle Inv. – Quando la paura prende il sopravvento

Buongiorno,

di seguito inviamo un breve commento a cura degli analisti di Columbia Threadneedle Investments.

 

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.           

Un saluto,

Lucrezia

M. +39 3476732479

 

Quando la paura prende il sopravvento

Ci sono ancora molte buone notizie in giro, ma il fattore paura è aumentato.

I mercati hanno preso una brutta piega e molte degli avvenimenti negativi che abbiamo visto di recente sono basati sulla paura. Matt Waldner, Global Head of Trading di Columbia Threadneedle, osserva che gli investitori in preda al panico temono una rottura sistemica che ancora non si è manifestata. Sebbene ciò sia certamente possibile, alla base del recente nervosismo del mercato vi sono anche alcune questioni fondamentali. Un rapporto sul lavoro peggiore del previsto ha fatto credere a molti che gli Stati Uniti potrebbero essere sull’orlo di una recessione, alimentando le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia. È normale che questa stia rallentando: i tassi d’interesse sono ormai da tempo superiori al 5%. Molti analisti e gestori di portafoglio si sono chiesti come mai non ci sia già stata una recessione, visti gli aggressivi rialzi dei tassi della Federal Reserve nel 2022.

È sorprendente la rapidità con cui la psicologia del mercato può cambiare. Prendiamo ad esempio il rapporto sul lavoro della scorsa settimana: in teoria, un rapporto sul lavoro debole dovrebbe indurre la Fed a tagliare i tassi più rapidamente, il che dovrebbe essere positivo per azioni e obbligazioni. Ma ora si teme che la Fed abbia aspettato troppo a tagliare i tassi e che presto ci troveremo in una recessione. Questo potrebbe provocare un calo degli utili, mettendo in discussione le generose valutazioni azionarie odierne e causando potenziali crisi creditizie nei mercati obbligazionari.

La volatilità del mercato valutario giapponese è un altro fattore chiave che ha guidato il sell-off negli Stati Uniti. Secondo William Davies, Global Chief Investment Officer di Columbia Threadneedle, fino a un mese fa l’attenzione in Giappone era concentrata sulla forte performance del mercato azionario, anche se in termini di valuta costante ciò era meno evidente: lo yen si era indebolito notevolmente.

Con la prospettiva di un calo dei tassi statunitensi e l’aumento dei tassi giapponesi da negativi allo 0,25%, il carry trade dello yen si è invertito e così il mercato azionario giapponese. In sostanza, gli investitori prendevano in prestito yen giapponesi a tassi molto bassi e poi li convertivano in dollari per acquistare azioni statunitensi. Questa scommessa con leva finanziaria funziona fino a quando non funziona più. Le valute si muovono spesso in base ai tassi di interesse; il Giappone ha aumentato i tassi e lo yen si è rafforzato. Questo ha provocato perdite sul trading dello yen debole in quanto la conversione in yen è diventata più costosa.

Lo scioglimento di queste posizioni avviene spesso in modo rapido e violento e può causare grandi movimenti di mercato. È come se le operazioni di successo dell’inizio del 2024 – i Magnifici 6/7, lo yen debole, le azioni giapponesi forti – si fossero in parte dissolte insieme ai segnali di una lieve debolezza dell’economia statunitense, ai risultati contrastanti degli utili e all’aumento dei tassi d’interesse giapponesi. È meglio stare alla larga da questo treno merci. Alla fine passerà e ci sarà meno pressione tecnica sui mercati.

Dopo gli scarsi risultati del 2022, i mercati obbligazionari e azionari hanno registrato un buon andamento. Ci sono ancora molte buone notizie in giro, ma il fattore paura è aumentato notevolmente. Come sempre, un portafoglio ben diversificato, il non farsi prendere dal panico e l’attenersi al piano finanziario consigliato dal proprio consulente sono i modi migliori per gestire le oscillazioni del mercato.

 

English version

Markets have taken a nasty turn for the worse — and a lot of the negative action we’ve seen recently is based on fear. Our Global Head of Trading, Matt Waldner, notes that panicked investors are afraid of some systemic break that hasn’t revealed itself yet. And while that’s certainly possible, there are some fundamental issues behind recent market jitters as well. A worse-than-expected job report caused people to think the U.S. might be on the verge of a recession and they’re worried the economy is slowing. It should be slowing — interest rates have been over 5% for quite some time now. Many analysts and portfolio managers have wondered why we haven’t had a recession already given the Federal Reserve’s aggressive rate hikes in 2022.

 

It’s amazing how quickly market psychology can change. Take last week’s job report: in theory, a weak job report would cause the Fed to cut rates more quickly, which should be good for stocks and bonds. But now the fear is that the Fed waited too long to cut, and we’ll be in a recession soon. This could result in earnings declines, challenging today’s generous stock valuations and potentially causing credit events in the bond markets.

 

Volatility in Japan’s currency market is another key factor driving the sell-off in the U.S. According to William Davies, our Global Chief Investment Officer, up to a month ago, the focus in Japan was on how the equity market had performed so strongly, although in constant currency terms, this was less obvious — it’s just that the yen had weakened so much.

 

With the prospect of lower U.S. rates, and Japan raising rates from negative to 0.25%, the yen carry trade has reversed, and so has the Japanese equity market. Essentially, investors were borrowing Japanese yen at very low rates and then converting it into dollars to buy U.S. stocks. This leveraged bet works until it doesn’t. Currencies often move based on interest rates; Japan raised rates and then the yen strengthened. This causes losses on the weak yen trade because conversion back to the yen is more expensive.

 

Unwinding these positions often happens quickly and violently and can cause big market moves. It’s as if the successful trades of early 2024 (Magnificent 6/7, weak yen, strong Japanese equities) have partly unwound along with signs of a mildly weaker U.S. economy, mixed earnings results, and higher Japanese interest rates. It’s best to stay out of the way of this freight train. Eventually it will pass, and there will be less technical pressure on markets.

 

We’ve had a good run in bond and stock markets since the poor results of 2022. There’s still plenty of good news out there, but the fear factor has increased markedly. As always, a well-diversified portfolio, avoiding panic, and sticking with your advisor’s recommended financial plan are the best way to handle market gyrations.

 

 

Per ulteriori informazioni si veda il sito internet di Columbia Threadneedle Investments: www.columbiathreadneedle.it

 

A proposito di Columbia Threadneedle Investments

 

Columbia Threadneedle Investments è un gruppo di asset management leader a livello globale, che gestisce EUR 599 miliardi [1] per conto di clienti individuali, istituzionali e corporate in tutto il mondo.

Il Gruppo, che si avvale delle competenze di oltre 2500 collaboratori, tra cui più di 650 analisti e gestori operanti in Nord America, Europa e Asia, offre un’ampia gamma di strategie azionarie, obbligazionarie e alternative, nonché soluzioni specializzate nell’investimento responsabile.

Columbia Threadneedle Investments è parte di Ameriprise Financial, Inc. (Gruppo altamente diversificato e patrimonializzato quotato al NYSE da 1,4 trilion USD di asset), uno dei principali fornitori statunitensi di servizi finanziari.

 

[1] Al 30 giugno 2024.

 

Contatti stampa: BC Communication

Lucrezia Pisani – lucrezia.pisani@bc-communication.it – +39 347 6732 479

Chiara Cattaneo – chiara.cattaneo@bc-communication.it – +39 344 2756238

 

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