“Solchi” | Federica Galli | fino al 15 settembre | Museo Civico della Stampa di Mondovì

View this email in your browser

La mostra Solchi di Federica Galli
prosegue fino al 15 settembre 2024
al Museo Civico della Stampa di Mondovì

Federica Galli, Cascina Mora, 1979
courtesy Fondazione Federica Galli

Mondovì (CN), 03 settembre 2024 Prosegue fino al 15 settembre 2024 la mostra Solchi di Federica Galli, inaugurata lo scorso 20 luglio al Museo Civico della Stampa di Mondovì (CN). La mostra, che ha accompagnato l’estate monregalese con laboratori, workshop e visite di approfondimento, è l’occasione per osservare da vicino l’opera della più importante esponente dell’arte incisoria italiana. Le opere in mostra, che coprono un periodo di oltre 20 anni (dal 1974 al 1997), offrono al pubblico l’opportunità di esplorare i temi principali dell’artista, con un particolare focus sui soggetti piemontesi. Le acqueforti di Federica Galli hanno interpretato con sguardo poetico e rivelatore il paesaggio, aspetto centrale di tutta la sua opera. L’abilità tecnica ha consentito all’artista di rappresentare condizioni ambientali ostiche agli incisori, quali la neve, la nebbia, la notte. Gli elementi che appartengono al mondo naturale, sia esso antropizzato o meno, sono i soggetti che la Galli utilizza per restituire all’osservatore uno sguardo inedito sulla bellezza e sul senso di divino che la permea. Grande assente delle composizioni dell’artista è l’uomo, mai ritratto all’interno del paesaggio; di essi, tuttavia, si avverte una sorta di presenza in absentia. “Solchi”, quindi, sono sia quelli tracciati da Federica Galli per rappresentare il paesaggio, quanto quelli impressi da esso nella sensibilità dall’incisore per giungere all’osservatore finale in maniera chiara e luminosa.

Federica Galli, Ritratto con foglie
courtesy Fondazione Federica Galli

La mostra e gli appuntamenti sono organizzati da Noau | Officina Culturale in collaborazione con la Fondazione Federica Galli di Milano.
In occasione della presentazione inaugurale, Lorenza Salamon – Direttrice Fondazione Federica Galli – ha così introdotto l’opera dell’artista italiana che compete con i grandi della storia di questa arte: “Una delle caratteristiche più peculiari dell’opera di Federica Galli era quella di svolgere il suo lavoro en plein air la si poteva vedere all’aperto, in un prato o sul sentiero di fronte alla veduta, che spesso era stata scelta dopo molti sopralluoghi e scatti fotografici. […] Molte volte i paesaggi che incideva con pazienza sulla lastra erano tra i più noiosi, i più scontati, […] ma è proprio dalla fedele riproduzione di quei paesaggi piatti, minimi, che riusciva a cavare la poesia della dedizione, dove si avverte chiaramente il tempo speso a ricavare il meglio dalle migliaia di segni lasciati sul metallo. Se si osservano attentamente le opere di Federica Galli, si noterà l’incredibile varietà di segni utilizzati per rappresentare il reale, in una quantità e qualità raramente riscontrata.”

Federica Galli, Parco di Racconigi, 1994
courtesy Fondazione Federica Galli

Biografia dell’artista:
Federica Galli (Soresina, CR, 1932 – Milano 2009) frequenta nel 1950 l’Accademia delle belle Arti di Brera. Sin dalle prime mostre personali – 1960 la prima a Milano -, l’opera di Federica Galli attira il consenso sia del pubblico sia della critica. Nell’arco di pochi anni annovera fra i suoi sostenitori i più autorevoli critici del tempo: Franco Russoli, Mario de Micheli, Giovanni Testori – che la seguirà fino alla propria morte – Mina Gregori, Gian Alberto dell’Acqua, Roberto Tassi, Renzo Zorzi, Carlo Bo, Daniel Berger (Metropolitan Museum of New York), Gina Lagorio, Giuseppe e Francesco Frangi, Marco Fragonara, Giorgio Soavi, David Landau (Oxford University).
Ottiene i maggiori riconoscimenti istituzionali mai avuti da un artista contemporaneo: è la prima artista vivente invitata a esporre alla Fondazione Cini di Venezia (1987, con la raccolta dedicata alla città lagunare); espone anche al Museo Civico di Palazzo Te a Mantova (1987); al Castello Sforzesco di Milano (1988); negli Archivi Imperiali della Città Proibita, galleria Wag Fung (1995).
Annovera fra i suoi collezionisti uomini e donne di cultura, italiana e straniera, noti anche per la loro colta passione verso la grafica. I più conosciuti: Dino Buzzati, Leonardo Sciascia, Francois Mitterand.
Federica Galli conta 325 esposizioni tra il 1958 e il 2008, in Italia e all’estero. All’estero, espone a: Johannesburg, Cape Town, il Cairo, Bogotà, Coria, Spalato, Barranquilla, Cartagena, città di Guatemala, Montreal, Lugano, Santa Marta, Flims Waldhaus, Flüelen, Bensheim, Parigi, Belgrado, Zagabria, Dubrovnik, Basilea-Riehen, Londra, Singapore, Seoul, Kuala Lampur, Pechino, Atene.

Federica Galli, I faggi del re cacciatore, Piemonte, 1995
courtesy Fondazione Federica Galli

La Fondazione Federica Galli, costituita il 17 luglio 2009, a Milano si prefigge di mantenere vivo il nome e l’attività dell’artista che ha segnato la storia dell’arte italiana negli ultimi cinquanta anni. A guidare il consiglio è Lorenza Salamon con Flavio Arensi (critico), Ivana Iotta (ex direttore Museo Civico Cremona), Franco Grechi e Alberto Galli.

Federica Galli, Lavoro en plein air
courtesy Fondazione Federica Galli

Scheda della mostra: 
Titolo: Solchi
Artista: Federica Galli
Date: Dal 20 luglio al 15 settembre 2024
Sede: Museo Civico della Stampa
Indirizzo: Piazza d’Armi 2E, Mondovì (CN)
Orari: Giovedì e venerdì dalle 14:00 alle 18:00
         Sabato e domenica dalle 10:00 alle 19:00
Biglietti: Solo mostra 5,00 €
             Mostra + Museo 10,00 €

Organizzazione: Noau | officina culturale in collaborazione con la Fondazione Federica Galli
Contatti: info@museostampamondovi.it
              prenotazioni@museostampamondovi.it
              +393347059307
Ufficio stampa: Sirio Schiano Lo Moriello 

Link per il comunicato in formato word: 
https://mcusercontent.com/9a01c326a15a678e1e16ec3c2/files/c3a11401-7b53-325a-cc81-0cc4aabb2372/Federica_Galli_chiusura.01.docx

Federica Galli, Piemonte, 1987
courtesy Fondazione Federica Galli

Website

Facebook

Instagram

Sirio Schiano lo Moriello
comunicazione per l’arte

Our mailing address is:
press@schianolomoriello.it

Want to change how you receive these emails?
You can update your preferences or unsubscribe from this list.

Email Marketing Powered by Mailchimp

ARTICOLI RECENTI
Video