Agenzia nr. 2078 – I lavori della VI Commissione della presidente Parchitelli

 
ANNO XXI
Numero 2078
16/10/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della VI Commissione della presidente Parchitelli

Ampia ed articolata la relazione che l’assessora alla cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Viviana Metrangola, ha illustrato nella VI Commissione della presidente Lucia Parchitelli.

“Nel rispetto delle prerogative di questa Commissione e del Consiglio, ho avvertito la necessità e l’urgenza di essere audita, perché ritengo doveroso condividere le attività che mi vedono coinvolta e le progettualità che l’assessorato alla Cultura sta realizzando e intende portare avanti nei prossimi mesi”.

Così l’assessora Metrangola ha introdotto e spiegato l’importanza di questo intervento.

L’assessorato ha svolto un lavoro di ascolto quotidiano di rappresentanti delle istituzioni, cittadini, associazioni, parti sociali, operatori e imprese culturali allo scopo di stabilire priorità, dare impulso alle politiche culturali della Puglia e fornire risposte veloci, puntuali e concrete ai bisogni degli attori culturali del territorio.

L’assessore ha ricordato che, qualche giorno fa, in occasione della Fiera del Levante, e stato sottoscritto e presentato il “Manifesto pugliese del Welfare Culturale”. Si tratta, come noto, di un documento di indirizzo strategico con il quale, ponendosi in linea con la realtà delle più avanzate policy europee, la Puglia si impegna a elaborare politiche intersettoriali tra Cultura e Salute.

Nella pratica, il Manifesto impegna i soggetti coinvolti nell’elaborazione dell’offerta culturale a progettare interventi che includano attività a maggiore impatto sociale.

Questo Documento si basa sull’evidenza scientifica che un maggiore e più qualificato investimento in attività cultura possa migliorare il benessere delle persone, riducendo l’impatto sanitario e socio-assistenziale

“Poiché ora, davanti a noi, c’è l’impegno a rendere operativo – attraverso azioni concrete – tutto ciò che è contenuto nel Manifesto – ha sottolineato l’assessora – in termini di linee di indirizzo”.

In questa fase, infatti, il Dipartimento sta lavorando con sei progetti pilota su tutto il territorio regionale e, contestualmente, sta ultimando la scrittura delle Linee guida del Welfare culturale per arrivare, entro un paio di mesi, alla pubblicazione degli Avvisi che finanzieranno (a valere sulla Programmazione regionale 2021-2027 con fondi UE e fondi regionali) le attività su tutto il territorio.

La logica sistemica che innerva l’approccio del Welfare culturale esemplifica, a un livello più generale, il modus operandi dell’assessore attraversa tre macro-aree di competenza (cultura, legalità, migrazioni)

In una logica intersettoriale, che vede coinvolto anche l’assessorato alla Salute della Regione Puglia, si inserisce ad esempio la Proposta per l’implementazione del progetto “Doctors’ Wonder” negli ospedali regionali. Si tratta di un’azione innovativa ideata dall’University of Cambridge che punta all’umanizzazione delle cure e si rivolge ai pazienti più piccoli, i bambini.

Migliorando l’atmosfera percepita all’interno degli ospedali, è possibile accrescere l’umore dei bambini, migliorando la loro capacità di rispondere, con efficacia, ai trattamenti e alle terapie ricevute.

È ancora in un’ottica interdipartimentale, stavolta con l’assessorato al Turismo della Regione Puglia, che si innesta il percorso per la realizzazione di un progetto di promozione della Puglia quale “Terra dello Stupore”. Il progetto intende identificare e promuovere i Landmark culturali e storici della Puglia attraverso modalità ed eventi innovativi e attraverso opere digitali che raccontino in modo nuovo e non convenzionale il patrimonio storico e immateriale della Regione Puglia; congiuntamente, grazie al coinvolgimento del Cambridge Innovation Hub, il progetto mira a formare stakeholder selezionati della Regione Puglia a nuove modalità di gestione strategica e valorizzazione dei siti storici e del patrimonio materiale e immateriale del nostro territorio, anche mediante l’utilizzo di strumenti di creative learning, al fine di migliorarne la narrazione e di creare o rafforzare attrattori turistici destagionalizzati.

Una ulteriore progettualità che intreccia Cultura e Formazione è la proposta per il Progetto “Empowering educators”. Questa si prefigge di introdurre nei contesti di istruzione e formazione del nostro territorio modalità didattiche improntate al creativity learning e al thinking design con l’obiettivo di favorire il protagonismo degli studenti, migliorarne il coinvolgimento nell’esperienza didattica e contrastare, in questo modo, il fenomeno dell’abbandono scolastico.

Un’altra logica intersettoriale è il progetto di diffusione dell’opera dantesca in

Puglia, che si sostanzia nella divulgazione delle proiezioni-spettacolo del progetto “Dante in Puglia”. Il progetto, creato ad hoc per la nostra Regione, celebra e valorizza il Fondo Zingarelli, che è parte del sistema dei Poli Biblio-Museali della Regione Puglia. Attraverso una sinergia tra opera letteraria e arti visive, “Dante in Puglia” racconta in chiave “emozionale” uno dei classici più importanti mai scritti nella storia della letteratura italiana, la Divina Commedia, restituendo centralità a uno dei suoi più attenti studiosi, il filologo e linguista pugliese Nicola Zingarelli.

In materia di lettura, l’assessora ha sottolineato che ha lavorato alla stesura di Linee guida per il sistema bibliotecario regionale, richiedendo ai diversi centri la stesura di un profilo di comunità, finalizzato all’allestimento di uno scaffale multiculturale che favorisca i processi di contaminazione e integrazione culturale, a beneficio dei cittadini residenti e delle persone migranti.

Nel solco della trasversalità si colloca, ancora, l’azione di impulso alla scrittura del nuovo Avviso “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”, che anche in questa edizione – come indicato nel PR Puglia 2021-2027 – coinvolgerà gli operatori culturali in azioni di pedagogia sociale per favorire la responsabilizzazione dei cittadini (empowerment) e promuovere una maggiore identificazione con comportamenti socialmente positivi.

Nella intersezione tra Cultura, Legalità e Istruzione si inserisce anche il Progetto “VibrAzioni di Legalità”, una progettualità ministeriale, ma sposata convintamente dalla Regione Puglia, che mira a sensibilizzare i giovani sul tema delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali attraverso percorsi di formazione ispirati alla contemporaneità e, nello specifico, ai linguaggi musicali contemporanei (il rap e la trap) che la Regione vuole utilizzare per veicolare contenuti edificanti e messaggi di cambiamento sociale positivo. Un progetto che sarà inaugurato il prossimo 23 ottobre a Lecce.

Per qullo che riguarda il Patrimonio materiale e immateriale che comprende tanto gli asset materiali quanto quelli immateriali. Dai siti storici alla musica popolare, passando per il paesaggio, la Puglia abbraccia un insieme di luoghi, tradizioni e pratiche che rappresentano il tratto distintivo della nostra identità e che è nostro dovere preservare, valorizzare e promuovere.

Il concetto chiave delle politiche culturali della Regione Puglia è  racchiuso nella Convenzione di Faro secondo cui le migliori pratiche di valorizzazione di un patrimonio culturale sono quelle che lo mettono in connessione con le comunità, trasformando questo patrimonio in “eredità culturale”.

La Convenzione utilizza l’espressione “comunità di eredità” per indicare un insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale e che, nel quadro di un’azione pubblica, desidera sostenerli e trasmetterli alle generazioni future.

In questo scenario si inserisce l’avvio della nuova CartApulia e il censimento del patrimonio materiale e immateriale della Regione Puglia. Un percorso che la Puglia ha iniziato alcuni anni fa e che lo scorso primo ottobre è stato consegnato in una nuova veste, con un sistema informativo territoriale che consente di leggere e rappresentare la complessità del patrimonio culturale regionale. Uno strumento rinnovato, alla luce dei cambiamenti legislativi e non solo intercorsi nel

frattempo, e che oggi permette di considerare la Carta dei Beni Culturali anche come strumento di governance del patrimonio culturale.

Un importante elemento di innovazione è, a mio avviso, l’inserimento nella Carta del Patrimonio immateriale, che consente di individuare l’insieme delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni artigianali e artistiche, delle tradizioni, del sapere e delle narrazioni che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale e che si impegnano a trasmettere di generazione in generazione.

Su questi temi, l’assessora ha sottolineato il suo impegno per il sostegno alla candidatura del tarantismo come patrimonio dell’UNESCO, che coinvolge una solida rete di partenariato e che comprende, oltre al Comune di Galatina, diversi soggetti tra cui Provincia di Lecce, Università del Salento, la Fondazione “La notte della Taranta” e i comuni della Grecìa salentina.

Perché tutto questo è importante? Perché il patrimonio immateriale consolida il senso di identità, nutre la coesione sociale e incoraggia la diversità culturale, la creatività, lo sviluppo sostenibile. La storia economica e l’economia della cultura ci insegnano che, anche nella produzione culturale, i territori possono trarre dei vantaggi competitivi dalla valorizzazione di tradizioni e saperi incorporati nei territori. Si tratta adesso di continuare a lavorare per farli emergere, rendendoli sempre più riconoscibili e facendone una nuova leva di sviluppo.

“Un’altra criticità emersa dai primi mesi di ascolto dei soggetti che, a vario titolo, partecipano alla valorizzazione del patrimonio culturale – ha proseguito Matrangola  – è la debole capacità di fare veramente sistema”.

Sul punto, nelle scorse settimane, a partire dai siti Unesco della Regione e, in particolare, dal sito di Castel del Monte, è sorta l’idea di costituire un Coordinamento per la Cura dei luoghi che coinvolga enti pubblici e privati, agenzie regionali, fondazioni, rete museale e civica, regionale e statale, operatori, realtà impegnate nella cultura, nella valorizzazione dei beni materiali e immateriali e che funzioni come Cabina di regia per rendere operative le strategie e le linee guida di valorizzazione del patrimonio per non disperdere attenzioni, tempo e risorse.

Il primo Coordinamento, simbolicamente, partirà proprio da Castel del Monte e si riunirà domani, 17 ottobre.

“La nostra terra è una miniera di luoghi, percorsi e itinerari che non abbiamo ancora scoperto o sufficientemente valorizzato. È arrivato il momento di farlo” – ha detto l’assessora.

Al momento esiste già un database con più di 200 interventi segnalati dai Comuni

In ultimo dagli incontri con imprese culturali e parti sociali in ordine alle criticità della produzione culturale, specialmente a quella relativa alle produzioni audio-visive, allo spettacolo dal vivo e ai festival è emersa l’esigenza,  di un riordino di tempi e modalità del finanziamento regionale alla cultura.

Questa esigenza ha spinto l’assessorato ad avviare un lavoro corale finalizzato alla riscrittura della Legge regionale n. 6/2004. L’obiettivo della Regione Puglia deve essere quello di dotarsi di strumenti che mettano nelle condizioni le imprese culturali, gli operatori, le istituzioni e gli enti locali di operare in un contesto che dia certezza di tempi, risorse e modalità operative, all’interno di un sistema organico, efficace ed efficiente.

Sarebbe auspicabile un Testo Unico con la condivisione di tutta l’Assemblea.

L’assessora ha concluso l’audizione con il progetto di una Legge sulla Pace.

Una iniziativa che mira a riconoscere e rendere concreta l’aspirazione dei pugliesi a fare della Puglia una terra di pace, solidarietà e accoglienza, mediante iniziative culturali, di ricerca, di studio, di educazione, di cooperazione, di informazione e di contrasto alle povertà educative.