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VENDEMMIA 2024, IL BILANCIO FINALE È POSITIVO: GRANDI UVE DAL MERIDIONE D’ITALIA. REGIONE PER REGIONE, VEDIAMO COME È ANDATA NEI VIGNETI DI FANTINI GROUP
Tiriamo le somme del periodo più esaltante per la viticoltura: dall’Abruzzo alla Sicilia, dalla Puglia alla Toscana (con una deviazione anche in Spagna), andiamo ad analizzare quali uve delle “terre Fantini” hanno dato più soddisfazione, dopo un’estate così calda. E, quindi, che vini possiamo aspettarci (spoiler: è stata una grande annata che regalerà bottiglie preziose)
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Ortona (Ch), novembre 2024
Quando, in autunno, raccoglierete l’uva dalle vigne per il torchio, dite in cuor vostro: “Anch’io sono una vigna, e i miei frutti saranno raccolti per il torchio, e come vino nuovo sarò tenuto in botti eterne”. E in inverno, quando spillerete il vino, fate che vi sia in voi un canto per ogni coppa; e nel canto vi sia memoria dei giorni d’autunno, della vigna e del torchio.
Così scriveva Khalil Gibran ad addensare con le parole un’evocazione struggente, la ritualità di gesti antichi, l’eternità del rapporto recuperato ogni anno, in quei dì, con la natura. “Sono i giorni più belli dell’anno. Vendemmiare, sfogliare, torchiare non sono neanche lavori; caldo non fa più, freddo non ancora”, osservava Cesare Pavese nel suo Piemonte. Spostandoci nel Meridione, questi “giorni più belli dell’anno” sono durati più del solito, nelle regioni dove sono stati i viticoltori legati a Fantini a raccogliere il grappolo delle loro fatiche: quasi tre mesi è durata questa vendemmia 2024, terminata a fine autunno con l’Aglianico del Vulture che, in Lucania, ha bisogno di tempo per maturare e poi deve fare i conti con escursioni termiche preziose e birichine, slow harvest potremmo sintetizzare; ma s’era iniziata la raccolta già tre mesi prima, in grande anticipo, a fine luglio, quando certi bianchi siciliani e pugliesi (e una decina di giorni dopo anche quelli abruzzesi) chiedevano la mano dell’uomo, erano pronti per dire addio ai tralci per finire in cantina. Così è stato, nell’universo Fantini Group, vale a dire l’azienda vitivinicola fondata da Valentino Sciotti a Ortona nel 1994 e diventata leader tra quelle esportatrici nel Sud Italia, grazie a un’attenta politica votata alla più alta ricerca qualitativa e di marketing.
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È stato dunque un lungo periodo di vendemmia ma ora è un altro tempo, quello dei bilanci. «Siamo molto soddisfatti – esordisce Giulia Sciotti, che di Fantini è marketing manager – Venivamo da un 2023 difficile, dove ad esempio in Abruzzo avevamo dovuto registrare un calo di produzione anche del 60%. Questo 2024 nel nostro Sud Italia è stato molto caldo, anche siccitoso, ma nel complesso assai positivo. Con questa caratteristica del forte anticipo nella maturazione dei bianchi, così in Sicilia abbiamo iniziato la raccolta che non era ancora agosto», mentre le bacche rosse hanno avuto uno sviluppo più consueto, «abbiamo lasciato i grappoli in vigna più a lungo per far sì che sviluppassero meglio la parte fenolica e la componente zuccherina. Così la vendemmia di Aglianico del Vulture è terminata a fine ottobre». Anche il Montepulciano d’Abruzzo è maturato con tempi più rilassati rispetto al solito, «in concomitanza con la raccolta delle olive, mentre in genere sono eventi successivi uno all’altro». Ma vediamo com’è andata la vendemmia nelle aree dov’è presente Fantini, regione per regione (con capatina anche tra le vigne Fantini in Spagna).
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ABRUZZO La vendemmia 2024 in Abruzzo è stata segnata da una stagione calda e siccitosa, che ha messo a dura prova le vigne e portato a un significativo anticipo della raccolta. A livello regionale, la produzione ha subito un calo del 30% rispetto al 2022 (anno precedente alla peronospora). Ma la qualità delle uve è buona, con uno stato sanitario eccellente e una raccolta anticipata di circa due settimane. Tale anticipo della raccolta è stato determinato dalle alte temperature registrate durante l’estate, che hanno accelerato il processo di maturazione. Grazie all’assenza di precipitazioni violente, i grappoli sono rimasti intatti, facendo prevedere ottimi risultati: uve sane, sia bianche che rosse, daranno vita a vini di qualità eccellente. Sul piano organolettico, i bianchi e i rosati si distingueranno per freschezza, intensi aromi fruttati e una complessità gustativa che esprimerà al meglio le caratteristiche varietali. I rossi, che hanno da poco concluso la fermentazione, si presenteranno con una marcata nota di frutta rossa e una gradazione alcolica leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti.
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BASILICATA L’annata in Basilicata è stata caratterizzata da un inverno mite e relativamente asciutto, seguito da una primavera calda e priva di piogge e da un’estate torrida e secca. Le temperature elevate hanno favorito un germogliamento anticipato di circa 10-15 giorni, portando a maturazione e raccolta anticipata per tutte le varietà. L’intensa siccità e i danni residui della campagna precedente hanno ridotto la resa media del 30%, ma hanno contribuito a un’elevata qualità delle uve. Per le varietà a bacca bianca, la vendemmia è iniziata nei primi giorni di agosto, con un anticipo di circa 15 giorni rispetto al 2023. Le uve raccolte, perfettamente integre e con bucce ben mature, daranno vita a vini aromatici e freschi, con un grado alcolico medio di circa 13%. Anche per i rosati la raccolta è stata anticipata di circa 10 giorni, avviandosi il 21 agosto, con una selezione dei vigneti più giovani di Aglianico. Le uve sono arrivate in cantina in condizioni ottimali, con un profilo acido e aromatico equilibrato e una spiccata mineralità, e presentano una gradazione alcolica media intorno al 13%. Per l’Aglianico, il clima caldo e asciutto ha permesso una maturazione ottimale delle uve direttamente sulla pianta, assicurandone una qualità eccellente. La vendemmia dell’Aglianico è iniziata a fine settembre e si è conclusa nella seconda metà di ottobre, con uve caratterizzate da un ottimo tenore zuccherino e bucce perfettamente mature. Il risultato è un Aglianico corposo e complesso, con tannini maturi e ben equilibrati e un grado alcolico medio di circa 14%.
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CAMPANIA La vendemmia 2024 in Campania, come nel resto del Centro-Sud Italia, è stata caratterizzata da un anticipo significativo di circa 15 giorni, a causa di un andamento climatico caldo e siccitoso sia in primavera che in estate. Verso la fine dell’estate e in autunno, alcune piogge sporadiche hanno garantito alle piante il minimo apporto idrico necessario per portare a maturazione le uve. Sebbene la resa sia rimasta sotto la media, è risultata comunque superiore rispetto al 2023, quando i danni causati dalla peronospora avevano ridotto drasticamente la produzione. Lo stato sanitario delle uve è risultato eccellente per tutte le varietà, sia bianche che rosse, come Greco, Falanghina, Fiano e Aglianico. Per preservare la freschezza aromatica nei bianchi, la vendemmia è stata anticipata di qualche giorno rispetto alla maturazione ottimale, ottenendo vini con freschezza e intensità al naso. In bocca, si distingueranno per una maggiore intensità in struttura e volume. La vendemmia dell’Aglianico è iniziata tardi, gli esiti sono stati molto positivi. Possiamo considerare questa vendemmia 2024 di ottima qualità.
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PUGLIA In Puglia, la vendemmia è iniziata in anticipo, intorno al 22 luglio, con uve di ottima qualità ma una produzione ridotta. La prolungata siccità ha portato a una riduzione significativa dei volumi prodotti, stimata intorno al 30%; tuttavia, le condizioni termiche hanno permesso una maturazione fenolica completa, valore aggiunto per la qualità. Nonostante il forte caldo estivo, i vigneti hanno goduto di gran salute. Per le varietà a bacca bianca, raccolte appunto a partire da luglio, si sono ottenute uve perfettamente integre, con caratteristiche organolettiche che mantengono freschezza e aromi varietali, e con una piacevole rotondità minerale. La gradazione alcolica media è intorno ai 12°. I vini rosati, ottenuti da uve a bacca rossa vendemmiate da metà agosto, presenteranno profili complessi, voluminosi e sapidi, con una gradazione media di 13°. I rossi del 2024, raccolti dalla terza decade di agosto, esprimeranno intense note fruttate, floreali e leggermente appassite, con tannini vellutati e una gradazione media di circa 14,5°. In sintesi, la vendemmia 2024 si distingue come un’annata eccellente per la sanità e salubrità delle uve, con rese per ettaro basse ma un’elevata qualità complessiva dei vini prodotti.
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SARDEGNA La vendemmia 2024 in Sardegna ha registrato un anticipo significativo delle fasi vegetative: il germogliamento è avvenuto circa un mese prima rispetto alla norma, anticipando quindi anche l’epoca del raccolto, che quest’anno si è svolto circa 20 giorni prima rispetto al solito, sia per il Monica che per il Cannonau. A differenza del 2023, le piogge cadute la settimana prima della raccolta hanno contribuito a contenere i livelli di alcol, con il Vermentino che ha raggiunto una gradazione di circa 13 gradi. Le alte temperature hanno influenzato il profilo acido dei vini, risultando in valori leggermente inferiori rispetto ad altre annate. Tuttavia, questo equilibrio ha portato a vini che si distingueranno per eleganza e complessità organolettica, offrendo profili aromatici più raffinati e sfumati. SICILIA Nonostante le condizioni climatiche poco favorevoli, segnate da caldo intenso e siccità, le previsioni per l’annata 2024 si presentano positive. Le uve si distinguono per qualità eccellente, integrità e una ricca complessità aromatica, con un aumento produttivo di circa il 5% rispetto al 2023, anche se leggermente sotto la media ottimale. Quest’anno si è osservato un germogliamento anticipato di circa 10 giorni, seguito da una fioritura precoce a fine aprile e da un’invaiatura anch’essa anticipata, che hanno richiesto di avviare la vendemmia con circa 12 giorni di anticipo rispetto agli anni precedenti. Sul piano organolettico, i vini bianchi si presentano più minerali e fruttati, mentre i rossi rivelano intense note di frutti rossi che prevalgono sulle sfumature speziate. TOSCANA In Toscana le condizioni climatiche sono state favorevoli: l’inverno è trascorso con temperature miti, le piogge primaverili sono state piuttosto regolari fino alla prima metà giugno, che è stato un mese fresco con temperature al di sotto della media. Luglio e agosto sono stati invece caldi, ma le piogge precedenti hanno assicurato una buona idratazione dei vigneti, evitando così lo stress idrico. Con l’inizio di settembre è iniziata la pioggia che ha caratterizzato il clima di tutto il mese, insieme a una diminuzione delle temperature. La maturazione ha subito un forte rallentamento e la conseguenza tecnica è stata la scarsità di colore ed il basso grado alcolico, ma un’eccellente qualità. La raccolta è iniziata i primi giorni di settembre per terminare il 21 ottobre. I vini si prospettano con acidità medio-alta, saranno quindi freschi e fruttati, con corredo polifenolico importante. In definitiva, la vendemmia 2024 si presenta con un profilo aromatico straordinario e con una complessità che lascia sperare in vini di grande equilibrio e longevità. SPAGNA La zona di Alpera/Almansa, dove si trovano i vigneti Fantini, ha nuovamente beneficiato di un microclima favorevole che ha attenuato il caldo estremo che ha colpito gran parte del Paese. Questo ha permesso di ottenere profumi intensi nei vini bianchi, in particolare nel Verdejo, dove si sono evidenziate note marcate di frutta tropicale. Dal punto di vista delle maturazioni, il calore ha provocato un rallentamento che ha portato a gradazioni alcoliche più basse. Tuttavia, l’effetto è stato diverso per i rossi, come il Tintorera e il Monastrell, che inizialmente hanno risentito del caldo, ma hanno poi beneficiato di una perturbazione proveniente da Nord, giunta nella seconda metà di settembre. Quest’ultima ha portato la quantità ideale di pioggia e, soprattutto, aria fresca, favorendo la sintesi del colore in queste due splendide varietà e intensificando il profilo aromatico. Il 2024 si prospetta quindi come un’annata eccezionale per i rossi, che esprimeranno eleganza e potenza, arricchiti da intense note di frutta rossa.
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FANTINI Fondata ad Ortona nel 1994 da tre soci appassionati di vino guidati dall’attuale ceo Valentino Sciotti, Fantini Group riunisce 9 grandi realtà enologiche del Centro-Sud Italia, e una cantina spagnola, con un modello di business di successo; produce e distribuisce vini di alta qualità ed esporta in tutto il mondo attraverso una ramificata rete di importatori e distributori (oltre 24 milioni di bottiglie). L’azienda genera la gran parte dei ricavi al di fuori dell’Italia: i suoi principali mercati sono la Germania, la Svizzera, il Canada, l’Olanda, il Belgio e il Giappone. Il suo fatturato è cresciuto dai 79 milioni del 2019, agli 89 milioni del 2023. Nel 2020 Fantini Group è stato acquisito da Platinum Equity.
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