Agenzia nr. 2414 – Commissione bilancio, FdI: “La Capone e la maggioranza calpestano i diritti della minoranza e oscurano la democrazia, scritta una brutta pagina del Consiglio”

 
ANNO XXI
Numero 2414
21/11/2024
Pubblicato in Bari

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Commissione bilancio, FdI: “La Capone e la maggioranza calpestano i diritti della minoranza e oscurano la democrazia, scritta una brutta pagina del Consiglio”

Di seguito la dichiarazione congiunta del Gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina).
“Il 4 luglio scorso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando di Riforme disse, applaudito soprattutto dal centrosinistra (quello che governa anche la Regione Puglia): <Mai sacrificare le minoranze per la governabilità>.
In Consiglio regionale l’invito del presidente Mattarella è stato preso e buttato. Lunedì prossimo, infatti, 25 novembre, la presidente Loredana Capone ha convocato la Commissione bilancio a 13 consiglieri, aggiungendo alla composizione precedente il collega di CON Stefano Lacatena, perché così è stato deciso in una riunione di maggioranza che si è tenuta nei giorni scorsi. Adottando un metodo facile: uno dei due consiglieri (appartenenti ad Azione e Movimento 5 Stelle) che votano con la maggioranza hanno qualche ‘mal di pancia’? Problema risolto: ne aggiungiamo un altro così la composizione passa da cinque alla minoranza a otto alla maggioranza, anche se uno o due componenti di quest’ultima non votano, i numeri sono sempre blindati.
Ma che bella pagina di democrazia è stata scritta: una democrazia che viene modellata come se fosse una molla, capace di allargarsi o stringersi, ma con la forza dei numeri. Francamente in questo momento ci vengono in mente le tante volte che Fratelli d’Italia è rimasta in aula per permettere l’approvazione di norme e provvedimenti che erano utili ai pugliesi, nella convinzione che la democrazia è un valore che sta alla base del vivere quotidiano politico e civile e che richiede il rispetto soprattutto delle minoranze.
Oggi, questo principio è stato calpestato: la presidente Capone e la sua maggioranza manca di rispetto alla minoranza con la forza dei numeri. Se lo avessimo fatto noi, loro ci avrebbero definito ‘fascisti’”./comunicato